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Riprese video con la DSLR

Le moderne fotocamere DSLR permettono di registrare filmati video impossibili da realizzare con le telecamere amatoriali. La dimensione del sensore, la qualità delle ottiche, la possibilità di cambiare obiettivo, la luminosità degli obiettivi sono tutti fattori che troviamo solo nelle telecamere professionali.

Per contro ci sono alcuni aspetti della fotocamera che non facilitano la ripresa video, come la forma o la limitazione sulla lunghezza massima della registrazione.

Di seguito vediamo i diversi aspetti e come utilizzare la DSLR per ottenere degli ottimi video, mentre per quanto riguarda i supporti e l’audio si rimanda ai capitoli appositi nella sezione Attrezzatura.

Impostazioni

Per realizzare un filmato che rispecchi le regole cinematografiche (effetto di motion blur) il numero di fotogrammi al secondo deve essere il più vicino possibile a 24 (25 in Europa per lo standard PAL), quindi imposteremo (se possibile) il formato video a 25 fps. Questo corrisponde ad un tempo di esposizione di 1/50”.

Tempi di esposizione più brevi sono possibili ma hanno un effetto a scatti, utile solo per evidenziare scene d’azione (qui trovate un interessante articolo al riguardo http://www.nikonschool.it/experience/tempi-posa-video3.php).

Come Modo di Esposizione sceglieremo quindi M (manual), imposteremo la sensibilità ISO in base alla situazione ambientale e poi regoleremo il diaframma per avere la corretta esposizione.

Nelle altre modalità (P, S, A) la macchina cerca sempre di ottenere l’esposizione ottimale, magari variando la sensibilità, ma non è quello che vogliamo. In riprese notturne o con luci basse, vogliamo che il video rispecchi questa situazione, se lasciamo decidere l’esposizione alla macchina otterremo delle riprese chiare e luminose ma che non rispecchiano la realtà.

Sempre nell’impostazione del formato video potremo scegliere la risoluzione e la qualità. Per la prima conviene sempre stare sulla massima possibile (es: HD 1920x1080), anche se dovessimo solo produrre dei DVD, potremo effettuare zoomarte e ritagli senza perdere in qualità. Per quanto riguarda la qualità dobbiamo considerare il tipo di scena che andiamo a riprendere e la durata massima della registrazione. Sulla D800 possiamo scegliere il bitrate a 24 Mps o 12 Mps, il primo offre ovviamente una qualità migliore ma la durata massima della registrazione è 20 minuti, il secondo porta la durata massima a 30 minuti e se non abbiamo soggetti in rapido movimento la differenza è quasi impercettibile.

Controllo dell’immagine

Quando eseguiamo delle riprese video con una DSLR, l’immagine non è visibile nel mirino (lo specchio è sollevato) ma sul monitor (modalità Live View). Se da una parte abbiamo il vantaggio di controllare direttamente il risultato finale (esposizione, messa a fuoco, bilanciamento del bianco) dall’altro abbiamo uno schermo di dimensione limitata e che osserviamo ad una certa distanza.

Per ovviare a questi inconvenienti possiamo utilizzare diversi strumenti:

    Viewfinder

    E’ un aggiuntivo ottico che si fissa sul monitor della DSLR e lo trasforma in mirino, ha un costo contenuto, visualizza l’immagine del monitor ingrandita, evita l’uso degli occhiali in caso di difetti visivi di poche diottrie, l’appoggio dell’oculare consente di avere immagini più stabili. Per contro la risoluzione è limitata a quella del monitor della fotocamera

    PC/Tablet

    Collegando un PC o un tablet (o anche uno smartphone) alla porta USB (o WiFi) e utilizzando apposite APP (vedi sezione Software), si può comandare la fotocamera da remoto e vedere sullo schermo l’immagine in Live View. Risulta utile quando si posiziona la DSLR su cavalletto o altro supporto semi-fisso, il limite è dato dal segnale passato sulla posta USB che non è in alta risoluzione.

    Monitor esterno

    Si tratta di un monitor (tra 5” e 9”) che si monta sopra la macchina o su apposito supporto e si collega alla porta HDMI. E’ la soluzione migliore per qualità di immagine ma è anche la più costosa (300 Euro per un prodotto di qualità media). Solo i modelli più recenti/costosi hanno una risoluzione nativa elevata (1280 x 800), mentre il Focus Peaking, che permette di evidenziare le parti dell’immagine a fuoco, è quasi sempre presente.

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remote
monitor

Durata della registrazione

Come abbiamo già visto la durata massima di una registrazione può variare in base al formato video, in ogni modo non può mai superare i 30 minuti. Questa è una limitazione che devono avere le fotocamere per usufruire di una tassazione agevolata.

In aggiunta a questo, viene anche evidenziato come possa esserci un problema di surriscaldamento del sensore. E’ vero che il sensore si scalda con l’uso e più è caldo più elevato sarà il rumore di fondo, ma questo si verifica anche lasciando la fotocamera in Live View e o facendo più registrazioni di seguito una dopo l’altra; quindi non giustifica il limite di registrazione continua.

I 20 o 30 minuti di registrazione continua non sono pochi, ma quando si riporta un evento live possono risultare insufficienti.

Per alcune macchine sono disponibili dei Firmware non ufficiali che superano questa limitazione (a questo proposito consiglio a tutti i possessori di Canon EOS che fanno video di dare un’occhiata a Magic Lantern).

Il modo migliore per aggirare questa limitazione è quello di utilizzare un registratore video esterno (es Ninja della Atomos) che si collega all’uscita HDMI della fotocamera. Altrimenti dovremo sfruttare qualsiasi piccola pausa per interrompere e riprendere la registrazione o montare a posteriori immagini generiche (es inquadrando il pubblico) a patto però di avere un audio senza interruzioni (magari utilizzando un registratore audio).

 

12 Feb, 2014

 

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